Foley Art

La Foley Art era un ottimo complemento o sostituto per il suono ripreso sul campo, spesso sporco, ma la migliore combinazione rimane un misto delle due, così da ridurre da una parte i suoni sgradevoli di fondo e da sporcare un po' i suoni ricreati in Foley, altrimenti troppo asettici.
Un punto chiave della Foley Art è la creatività. Spesso la maniera migliore di riprodurre il suono di un oggetto è molto lontana dal vero suono. Perché l'importante non è come suona davvero, ma come immaginiamo debba suonare.
Un esempio pratico che ho sperimentato col mio lavoro, forse il più eclatante è ricreare una persona che cammina sulla neve fresca. Prendete un barattolo di sale e premeteci lentamente un dito all'interno. Ascoltatelo con gli occhi chiusi. Il risultato è fenomenale.
Questi tipi di suoni così lievi spesso non vengono nemmeno catturati dal microfono, e anche quando si riesce poi c'è dietro un lavoro molto grosso di post-produzione e di effetti per alzare il suono senza distorcerlo. La Foley Art è una soluzione incredibilmente facile a questo.
Un altro esempio molto rinomato è quello degli zoccoli dei cavalli spesso riprodotti con le noci di cocco. Sarebbe molto più complesso catturare il suono di zoccoli su un terreno piuttosto che ricreare a piacere il proprio terreno nello scantinato per poi farci camminare sopra due noci di cocco.
Nonostante quanto sembri, però, la difficoltà è soprattutto del Foley artist che deve coordinarsi con ciò che vede accadere.
L'ho sperimentato in prima persona, data la mia inesperienza è stato complicatissimo la coordinazione più di ogni altra cosa, in quanto bisogna calcolare il giusto peso, la giusta camminata, se far ricadere il peso prima in avanti o prima indietro e così via.
